Industria 4.0, il ritorno degli iperammortamenti
27/10/2025
Con le novità in arrivo in tema di iperammortamenti
si pone il tema se prenotare gli investimenti nel 2025 o attendere il 2026
Con la presentazione della bozza della Legge Finanziaria 2026, si anticipa - nell’ambito delle agevolazioni Industria 4.0 e 5.0 - il ritorno della formula “iper ammortamento” per gli investimenti effettuati a partire dal 1° gennaio 2026. Tale misura andrà a sostituire l’attuale formula del “crediti d’imposta”, che resta applicabile esclusivamente ai beni consegnati o prenotati entro il 31/12/2025. In quest’ultimo caso particolare resterà valido il termine di consegna esteso al 30 giugno 2026, a condizione che la “prenotazione” sia avvenuta entro la fine del 2025.
Come in passato, l’iper ammortamento consiste in una maggiorazione del costo di acquisto dei beni e si applica a:
Come in passato, l’iper ammortamento consiste in una maggiorazione del costo di acquisto dei beni e si applica a:
- Gli investimenti in beni materiali e immateriali strumentali nuovi, come specificato negli allegati A e B alla Legge 232/2016, interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura;
- Gli investimenti in beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa, finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, anche a distanza.
Secondo la bozza della finanziaria, il costo di acquisizione dei beni 4.0, sia materiali che immateriali, sarà maggiorato nella misura del 180% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro; del 100% per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro; e del 50% per gli investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro. Analogamente, la maggiorazione del costo di acquisizione degli investimenti della transizione ecologica 5.0 si applica nella misura del 220% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro; del 140% per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro; e del 90% per gli investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro.
L’accesso al beneficio fiscale richiede la presentazione telematica, tramite la piattaforma del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), di apposite comunicazioni preventive, intermedie e finali, accompagnate da relative perizie tecniche. Si segnala inoltre il probabile rifinanziamento della nuova Sabatini.
Restiamo a disposizione per ogni approfondimento.
A cura di Chiara Zenari
