PEC amministratori esclusiva
31/10/2025
Amministratori di società: con il nuovo decreto
entro fine anno PEC personale obbligatoria
Si preannunciano sviluppi significativi in merito all’obbligo di comunicazione al Registro Imprese della PEC personale da parte degli amministratori delle società, inizialmente previsto dalla Legge di Bilancio 2025. Il Governo ha recentemente emanato il Decreto Legge 159/2025, intitolato “Misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro e in materia di protezione civile”, in vigore dal 31 ottobre, fornendo un’interpretazione autentica della norma. Tale interpretazione stabilisce che la PEC dell’amministratore debba essere esclusivamente personale, escludendo l’utilizzo della PEC aziendale, contrariamente a quanto precedentemente indicato da diverse Camere di Commercio nel corso dell’estate. Il termine ultimo per la comunicazione della PEC è fissato al 31 dicembre 2025, mentre per le nuove nomine o i rinnovi l’obbligo decorre immediatamente al momento dell’incarico. L’obbligo si applica esclusivamente alle imprese costituite in forma societaria, come già precisato nella nota del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) del 12 marzo 2025.
Resta aperto il quesito riguardante l’individuazione degli amministratori tenuti a dotarsi di PEC. Il nuovo decreto prevede che la comunicazione della PEC debba essere effettuata dall’amministratore unico, dall’amministratore delegato o, in assenza di tali figure, dal presidente del Consiglio di Amministrazione. Tale impostazione, tuttavia, genera evidenti problematiche di coordinamento per le società in cui la legge prevede amministrazioni plurime, disgiuntive o congiuntive, quali società in nome collettivo (SNC), società in accomandita semplice (SAS) e numerose società a responsabilità limitata (SRL), nelle quali spesso non è individuabile una figura unica. Si auspicano pertanto chiarimenti in sede di conversione del decreto, prevista entro il 30 dicembre 2025.
In caso di mancata comunicazione della PEC, la domanda di iscrizione al Registro Imprese per le società di nuova costituzione verrà sospesa fino all’integrazione dell’indirizzo PEC. Per le società già esistenti che non provvederanno entro il 31 dicembre 2025, è prevista l’applicazione della sanzione amministrativa prevista dall’articolo 2630 del codice civile, in misura raddoppiata, nonché l’assegnazione d’ufficio di una nuova PEC personale all’amministratore inadempiente. Al fine di evitare sanzioni o l’attribuzione automatica di una PEC da parte del Registro Imprese, si raccomanda di attivarsi tempestivamente.
Resta aperto il quesito riguardante l’individuazione degli amministratori tenuti a dotarsi di PEC. Il nuovo decreto prevede che la comunicazione della PEC debba essere effettuata dall’amministratore unico, dall’amministratore delegato o, in assenza di tali figure, dal presidente del Consiglio di Amministrazione. Tale impostazione, tuttavia, genera evidenti problematiche di coordinamento per le società in cui la legge prevede amministrazioni plurime, disgiuntive o congiuntive, quali società in nome collettivo (SNC), società in accomandita semplice (SAS) e numerose società a responsabilità limitata (SRL), nelle quali spesso non è individuabile una figura unica. Si auspicano pertanto chiarimenti in sede di conversione del decreto, prevista entro il 30 dicembre 2025.
In caso di mancata comunicazione della PEC, la domanda di iscrizione al Registro Imprese per le società di nuova costituzione verrà sospesa fino all’integrazione dell’indirizzo PEC. Per le società già esistenti che non provvederanno entro il 31 dicembre 2025, è prevista l’applicazione della sanzione amministrativa prevista dall’articolo 2630 del codice civile, in misura raddoppiata, nonché l’assegnazione d’ufficio di una nuova PEC personale all’amministratore inadempiente. Al fine di evitare sanzioni o l’attribuzione automatica di una PEC da parte del Registro Imprese, si raccomanda di attivarsi tempestivamente.
Restiamo a disposizione per ogni chiarimento
A cura di Giacomo Cacciatori
